Il mondo del business cambia alla velocità della luce e anche per i settori più floridi arriva il giorno in cui bisogna fare i conti con la crisi economica.
Questa cosa l’hanno scoperta da poco anche i cioccolatai svizzeri.
Secondo Chocosuisse, la federazione elvetica dei produttori di cioccolato, la pandemia da Covid ha colpito anche il comfort food, ovvero quel cibo a cui si attribuisce un valore consolatorio e nostalgico.
Il lockdown imposto dai governi per contenere il virus aveva fatto aumentare gli acquisti di generi alimentari capaci di dare sollievo a un clima psicologico di sofferenza generalizzata.
Peccato però, che a un anno dalla comparsa del Covid in Occidente, il cioccolato prodotto in Svizzera non ha retto alla pandemia.
I dati dell’indagine condotta da Chocosuisse hanno evidenziato un drastico calo nelle vendite: il consumo annuale è sceso al di sotto della soglia dei dieci chilogrammi a persona, il livello più basso dal 1982.
Come faranno i cioccolatai elvetici a risalire la china e a rilanciare i loro prodotti per invertire questo trend negativo?
Sinceramente, non so quale strategia applicheranno.
L’unica cosa di cui sono certo è che anche tu sei, o potresti trovarti, in una situazione del genere.
Da tempo ripeto che fare impresa è diventato molto più complesso.
A differenza di venti anni fa, oggi ci sono molti più ostacoli, tra cui:
competitor che possono permettersi di vendere a prezzi più bassi dei tuoi e offrire servizi esclusivi con costi che in questo momento non puoi sostenere;
decisioni straordinarie del governo che rallentano la produzione e l’erogazione dei tuoi prodotti e/o servizi;
la presenza di presunti “guru del business”, freelance e web agency che con le loro “strategie” arrecano danni e ingenti perdite economiche alle imprese.